Scritto dopo Delitto e castigo e L'idiota, questo romanzo breve mette in scena la rivalità e la sfida tra due personaggi maschili, che rappresentano due diversi tipi umani. Trusozkij, notabile di provincia nato e vissuto solo per sposarsi, è succube delle donne a tal punto da essere disposto a subirne tutte le umiliazioni. Marito tradito, dopo la morte della moglie si mette sulle tracce di colui che un tempo ne fu l'amante. Si tratta di Vel'caninov, quarantenne nevrotico e in crisi di coscienza, ipocondriaco e sentimentalmente inquieto. Tra i due si instaura un rapporto tanto ambiguo quanto bizzarro, un'apparente e improbabile amicizia che nasconde una sopita volontà di vendetta. Anni dopo, il destino li farà reincontrare, protagonisti di un nuovo triangolo amoroso e ancora una volta nei panni il primo di «eterno marito», il secondo di «eterno amante». Commedia surreale, imperniata sul gioco di ruolo tra i due protagonisti, L'eterno marito occupa un posto a sé fra le opere di Dostoevskij per l'insolita vena umoristica che lo attraversa e la sorprendente autoironia con cui l'autore sembra aver voluto esorcizzare la sfortunata esperienza del suo primo matrimonio.