Capolavoro di Dickens nella prima storica traduzione italiana- Ridotti in miseria dal mostruoso e malefico nano Quilp, un vecchio antiquario e la giovane e devota nipote Nella lasciano la loro stantia bottega di anticaglie e curiosità. E danno inizio a un picaresco pellegrinaggio per i docks e i sobborghi londinesi. La loro diventa un'autentica fuga attraverso un succedersi di incontri fortuiti e bizzarri: con un ammaestratore di cani, un burattinaio, una proprietaria di un museo ambulante delle cere. Dickens mette in scena una corte di burattini per svelarci le più nascoste verità dell'animo umano. Il romanzo viene proposto nella celebre traduzione di Silvio Spaventa Filippi (1931) che per primo tradusse l'opera in italiano.