Un vecchio avaro, bisbetico, scorbutico e senza cuore, «duro e ruvido come una selce, chiuso, misurato e solitario come un'ostrica»: questo è Ebenezer Scrooge. I soldi sono la sua unica gioia, finché l'arrivo di tre spiriti, che lo costringono ad accorgersi del suo miserabile modo di vivere, non gli cambierà l'esistenza. In una sola notte dovrà fare i conti con il passato, il presente e il futuro. Finirà così per scoprire il vero senso e la bellezza del Natale. E soprattutto per trasformarsi nell'«uomo migliore che quella cara, vecchia città avesse mai conosciuto, o qualsiasi altra cara, vecchia città, o paese, o distretto del caro vecchio mondo». Scritto nel 1843, il celeberrimo Canto di Natale inaugura la fortunata serie di racconti natalizi di Dickens, mescolando la rappresentazione fedele dell'atmosfera vittoriana delle festività con il brivido gotico della più classica storia di fantasmi.