La storia de "L'edera" è intessuta attorno ad Annesa, trovatella cresciuta dai Decherchi, una nobile famiglia ormai dinanzi al baratro della miseria. Riconoscente e generosa, nel tentativo di salvare i suoi benefattori la ragazza compie un gesto tragico e irrimediabile. Da quel momento, sulla sua anima scende l'ombra del tormento e della colpa, che annienterà qualsiasi intenzione di felicità, condannandola a una vita di penitenza. Sullo sfondo della decadenza del patriziato terriero sardo dell'inizio del XX secolo, Grazia Deledda - con grande maestria - intreccia intrighi amorosi e drammatici con tradizioni e credenze del suo popolo, conflitti interiori e desideri repressi, con la natura selvaggia e primordiale della Barbagia.