Chiaroscuro (Treves 1912) è una delle raccolte di novelle più celebri di Grazia Deledda e anche una delle più fortunate nelle postume riproposizioni editoriali: già contemplata nel primo volume di Romanzi e novelle (Mondadori 1941) e poi nelle Opere scelte (Mondadori 1968). Il libro raduna quasi compattamente la prima fase di collaborazione dell'autrice alla terza pagina del «Corriere della Sera» (dal novembre 1909 de La porta aperta al luglio 1912 di Libeccio), con poche immissioni da vecchie e nuove uscite in altre testate. Così Chiaroscuro testimonia anche il periodo in cui Deledda affina ulteriormente, sotto il profilo concettuale e quello formale, l'arte della narrazione breve, praticata fin dalle origini della sua carriera letteraria.