Defoe dà alle stampe la Storia della straordinaria vita del molto onorevole Colonnello Jack, narrata in prima persona dall'intrepido protagonista, nel 1722, l'anno più prolifico della sua carriera di romanziere, lo stesso in cui pubblica Moll Flanders e Diario dell'anno della peste. Venuto al mondo povero e bastardo, fattosi ladro per necessità, dopo una movimentata fuga in Scozia e unì breve periodo nell'esercito, Jack diserta e si ritrova, ingannato e rapito, su una nave per le Americhe, dove viene venduto come schiavo. Qui conquista la benevolenza del padrone e diventa proprietario di una piccola piantagione, ma un'indomabile sete di avventura e di guadagni lo spinge a riprendere le sue peregrinazioni, dal Maryland all'Europa, e poi di nuovo nelle Indie Occidentali, in un susseguirsi di peripezie e fughe rocambolesche, matrimoni e infedeltà, malefatte e menzogne. Il puro piacere della narrazione guida la mano di Defoe sino a trasformare l'originario disegno delmorality play - la parabola di un ingenuo lestofante che si redime attraverso il lavoro e l'istruzione - nell'epopea mercantile di un eroe borghese che della sua spudorata avidità ha fatto l'unica, vera passione della sua vita.