In questo libro, impreziosito dalle illustrazioni di Charles Robinson, si respira appieno la tradizione estetica dell'epoca vittoriana. I due autori ci narrano della loro casa, soprannominata all'italiana "villino", un luogo del cuore, un nido di pace e d'amore che durante la Prima guerra mondiale venne trasformata in ricovero per soldati feriti e donne sole. Ma se da una parte il ricordo di quel giardino ameno, della cura per le piante, del passaggio delle stagioni, della brughiera circostante si fa malinconico, dall'altra è stato lo strumento più efficace per superare gli orrori che furono compiuti in uno dei periodi più bui della nostra storia.