Giunto alla fine della sua vita straordinaria, durante il triste periodo che lo vide confinato nel tedioso ruolo di bibliotecario del castello di Dux in Boemia, Casanova (1725-1798) iniziò a scrivere le sue Memorie, tornando così a rivivere i piaceri passati e creando un'opera che fece la felicità (e l'invidia) di generazioni di lettori. Prototipo degli avventurieri italiani che, come Cagliostro e Da Ponte dopo di lui, cercarono fortuna in Europa, nel corso dei suoi viaggi incontrò filosofi come Rousseau e Voltaire, sovrani come Caterina di Russia e Federico il Grande, membri della più alta nobiltà e cialtroni della peggior risma e, naturalmente, innumerevoli donne di cui si innamorò e a cui fece girare la testa. In questo volume curato da Elsa Sormani sono raccolte le avventure più intriganti di Casanova con donne dalle estrazioni sociali più varie, dalla monaca galante alla ricca borghese alla cortigiana, collegate dal filo rosso della ricerca del piacere in ogni fuggevole attimo di cui è composta la vita umana.