Uscito per la prima volta nel 1901, "Il Marchese di Roccaverdina", sancisce il ritorno di Capuana al Verismo. Una desolata campagna siciliana, immiserita da una lunga siccità che decima uomini e bestie, fa da sfondo alla storia del Marchese Antonio Schiraldi, proprietario terriero, che vive da anni con una serva-amante, la contadina Agrippina Solmo. Per non disonorare il nobile casato prendendola in moglie, il Marchese comanda di farla sposare a Rocco Criscione, un suo fattore, con il giuramento solenne, davanti al crocefisso, che il matrimonio non verrà mai consumato. Assalito, però, dalla gelosia e dal dubbio, il Marchese uccide Rocco Criscione e fa incolpare Neli Casaccio che morirà, innocente, in carcere. Dopo il delitto l'amore per Agrippina Solmo ha il sapore dell'odio e, per vincerlo, il Marchese sposerà Zosima Mugnos. Al riparo da testimoni e accuse, non sarà al riparo da se stesso e il rimorso lo condurrà alla pazzia.