Figlia di una famiglia borghese di Kuopio, Hanna ha 15 anni: timida, sensibile e mossa da un'inesauribile voglia di imparare. In balia di sentimenti ed emozioni sempre più incontrollate, la ragazza vive il contrasto con i ragazzi della sua età, liberi ed emancipati, e le istituzioni, in particolare quella scolastica, fondata sulla rigida divisione dei sessi, che apre ai ragazzi gli orizzonti delle scienze e della filosofia mentre riserva alle femmine poco più del lavoro manuale: la preparazione al ruolo di mogli. Stretta tra il rapporto d'amicizia con le compagne del cuore e le continue delusioni nei suoi rapporti con i ragazzi, Hanna vede estinguersi i sogni e le speranze riposte e comprende che non potrà seguire la sua vocazione professionale. Esempio affascinante di un realismo tanto raffinato quanto partigiano, il capolavoro di Minna Canth (1893) costituì, in Finlandia, un vero e proprio caso letterario. La travagliata pubblicazione divise la società civile dell'epoca e il rinnovato interesse del mondo editoriale verso questo classico testimonia quanto i temi trattati siano ancora in grado di risvegliare nei lettori emozioni vive e coinvolgenti.