Il Satana di Bulgakov è venuto sul pianeta Terra non per imporre le tenebre ma per ripristinare una coesistenza di luci e ombre, necessarie le une alle altre in una sorta di mutuo patto. Privo di ombra in quanto refrattario alla luce, argomenta tuttavia l'assoluto equilibrio fra le due, il loro compenetrarsi a vicenda: per assurdo, il loro reciproco cercarsi come fonte della propria legittimazione. Ed ecco il profondo cuore pulsante del romanzo: nell'accettazione dell'altro da sé consiste l'architrave della civiltà, nella dialettica fra posizioni opposte si iscrive il nucleo di ogni umana conoscenza.