Nella Mosca staliniana, popolata di stupidi burocrati e di spregevoli privilegiati, gente meschina e feroce per la quale truffa, ipocrisia e delazione sono una seconda natura, è arrivato il diavolo. Sotto le spoglie di Woland, esperto di magia nera, e accompagnato da una bizzarra corte di cui fanno parte valletti, sicari, streghe e un gigantesco gatto parlante, per tre giorni Satana semina scompiglio tra l'intelligencija letteraria e in tutta la città. Un destino diverso è riservato solo al Maestro, uno scrittore chiuso in manicomio, autore di un romanzo su Ponzio Pilato rifiutato dalla critica e dagli editori, e alla sua infelice amante, Margherita, che sarà protagonista di una terrificante, travolgente notte stregata. Bulgakov compose il suo capolavoro negli ultimi dodici, amarissimi anni di vita, ostracizzato dal regime stalinista, senza la speranza di vederlo pubblicato. Riuscì tuttavia a trasformare la sua disperazione, la lotta contro l'angoscia e l'isolamento nell'oggetto e nel motore di un'opera d'arte assoluta. Per offrire un quadro dell'atmosfera storica e psicologica in cui Il Maestro e Margherita fu scritto, in questo volume sono raccolti anche il racconto incompiuto All'amica segreta e la lettera Al governo dell'Urss, inviata dall'autore stesso nel 1930 a Stalin, cui si aggiungono la Postfazione di Igor Sibaldi e le note della curatrice Serena Prina, aggiornate alle più recenti acquisizioni critiche.