Balzac traccia un ritratto impietoso e ironico della piccola borghesia di inizio Ottocento, e riflette sullo status dell'arte ai suoi tempi. Un piccolo gioiello riscoperto dell'autore della Commedia umana. Nella Parigi di inizio Ottocento vive Pierre Grassou da Fougères, pittore mediocre che si guadagna da vivere dipingendo quadri nello stile di grandi artisti come Tiziano e Rembrandt. Il vecchio e truffaldino mercante d'arte Élias Magus vende le sue opere spacciandole per autentiche, facendo enormi profitti con la piccola borghesia, incapace di distinguere imitazione e realtà. Così, mentre i veri artisti dell'epoca, destinati a venir apprezzati solo dopo la loro morte, fanno la fame, Pierre Grassou sceglie la via dell'arte commerciale e redditizia, e riesce a campare decentemente - sebbene gran parte dei profitti vadano al suo sfruttatore. Riesce persino a ottenere un matrimonio molto conveniente. Ma si può davvero considerarlo un artista? Introduzione di Alessandra Ginzburg.