È meglio conformarsi a una società ispirata ai valori dell'egoismo oppure esistere in solitudine, in rapporto diretto con l'energia cosmica e la morte? È meglio sopravvivere senza passioni, senza pensieri, senza piaceri, o vivere intensamente, esaurendo le proprie forze? La tragica storia di Raphaël, giovane di belle speranze che affida a un misterioso talismano il riscatto della propria discesa nel baratro della dissoluzione, non dà risposte. "La pelle di zigrino", pubblicato nel 1831, è un romanzo nero, amaro, disperante. Nel percorso creativo di Balzac è un nodo fondamentale - anche per i riferimenti autobiografici in esso contenuti - sia dal punto di vista letterario che esistenziale. Introduzione di Lanfranco Binni.