"Le mille e una notte" è una ricca raccolta di novelle orientali, di varia ambientazione storico - geografica e di differenti autori ed è forse la più straordinaria collezione di storie di tutta la letteratura. Il pretesto che dà luogo alla narrazione, e che è all'origine del titolo, è ben noto: il sultano Shahriyàr, per vendicarsi dell'infedeltà della prima moglie, fa uccidere al mattino le spose con le quali ha trascorso una sola notte. Shahrazàd, la saggia e colta figlia del visir, giovane di grande bellezza, decide di porre fine alla strage; perciò si offre come sposa al sultano e riesce a scampare alla morte, e a salvare la vita di altre donne, grazie alla sua intelligenza e al suo fascino, raccontando a Shahriyàr una serie interminabile di bellissime storie, incastonate l'una nell'altra in un sapientissimo gioco di scatole cinesi. Per mille e una notte il crudele sultano ascolta rapito le avventure di dolci principesse, potentissimi re, geni dagli straordinari poteri, personaggi il cui nome è ormai divenuto celebre, come Aladino, Sindibàd il marinaio o Ali Baba. Al termine della narrazione Shahriyàr, ormai innamorato di Shahrazàd, rinuncia alla sua legge disumana e... «da tutti i paesi dell'impero salirono mille lodi e mille benedizioni al sultano e alla deliziosa Shahrazàd, sua sposa». La raccolta venne divulgata in Francia attorno al 1715, adattata ai gusti dell'epoca, da Antoine Galland, un bibliotecario e studioso delle civiltà orientali, che la tradusse in francese, ricavandone ben 12 volumi.