Del filosofo Apollonio si sa che nacque a Tiana, in Cappadocia, all'inizio del I secolo e.v. e che condusse una vita ascetica seguendo gli insegnamenti della dottrina pitagorica. Considerato il "Cristo pagano", la sua formazione culturale e spirituale fu "itinerante", infatti, dopo i primi studi in terra ellenica, Apollonio viaggiò ben oltre i confini dell'Impero alla ricerca della conoscenza. Il suo percorso 'esoterico' lo portò presso i magi persiani e i bramani induisti, conobbe i sapienti egiziani ed etiopi, fu iniziato ai misteri eleusini e visitò i templi e gli oracoli della Grecia sacra. In questa raccolta di "Epistole", il Tianeo discuteva di metafisica e di politica, della natura degli Dei e delle leggi greche, dei costumi dei vari popoli e del destino dell'anima. Tra i suoi interlocutori Apollonio ebbe i maggiori filosofi dell'epoca e diversi imperatori (Vespasiano, Tito, Nerva), sacerdoti e magistrati romani, seguaci e funzionari provinciali.