A Parigi la folla sfila al grido di "Abbasso Guillaume!", l'imperatore che ha abdicato il 9 novembre del 1918, giorno della morte di Guillaume Apollinaire, nato a Roma nel 1880, bardo delle avanguardie d'inizio Novecento. Due giorni dopo entra in vigore l'armistizio che chiude la Prima Guerra mondiale, fine di un mondo e fine di un poeta, di uno scrittore che ha segnato l'epoca, e la cui vita intreccia autori libertini e viaggi europei, amori sofferti e amici parigini, aneddoti, fantasie, erotismo, arte e trincee. Oltre ai Calligrammi, agli Alcool, che reinventano la poesia, lascia anche due novelle incompiute, La donna bianca degli Hohenzollern e La donna seduta, e il curioso addio a un collega statunitense, raccolti in questo volume.