"Ci sono libri che sono come certi vini, che più invecchiano e più sono pregiati: e meno male che di tanto in tanto incontrano l'intelligenza e il coraggio di un editore che non giudica dalla prima data di pubblicazione. Ci sono parole che hanno il sapore delle cose buone di altri tempi, a cui siamo soliti riservare la malinconia del ricordo, tranne poi scoprire che proprio le parole potranno restituire loro un futuro. E ci sono autori che sembrano appartenere a un'altra epoca, meritevoli solo di uno studio per specialisti e qualche nota a margine. Invece, sorpresa, sono ancora in grado di catturarci e trasmetterci passioni. (...) Che libro che è questo, in cui Alfredo - mi viene di chiamarlo per nome - è poeta senza tracciare versi, è filosofo senza le astruserie del filosofo, è storico senza imporci un saggio, è narratore che non perde l'aggancio con la vita vissuta..." (dalla prefazione di Paolo Ciampi)