"La sfinge rossa" inizia là dove finisce "I tre moschettieri": all'assedio della Rochelle, nel 1628. Protagonisti sono il conte di Moret, bastardo di Enrico IV, e soprattutto Richelieu (è lui la "Sfinge Rossa" del titolo). L'intreccio principale è racchiuso in una cornice di intrighi politici, scene mondane e imprese militari, nella quale spiccano l'indagine retrospettiva sull'assassinio di Enrico IV, che introduce nella narrazione storica la suspense del poliziesco, e i ritratti efficacissimi di Luigi XIII, di Richelieu e della sua "Eminenza Grigia", padre Joseph. Tutto ciò avvince e seduce il lettore, trasportandolo in un'epoca che sembra attirarlo dentro di sé, coinvolgerlo con la forza magica di una prodigiosa illusione.