II libro è dedicato alla cucina milanese, una panoramica su come mangiava Carlo Porta (la passione per il risotto giallo, gli involtini di verza...) e su come mangiavano i milanesi del suo tempo. Attenzione sarà riservata alla "Osteria de la Nos", dove spesso il Porta era avventore, e al vino, in particolare al Dolcetto d'Ovada, che il poeta si faceva appositamente portare e ha anche segnalato in una sua poesia.