L'infanzia come luogo al di là del tempo, lo sguardo infantile come forza che trasfigura la realtà, ne riscrive la logica, ne scopre i significati nascosti. Attorno a questo tema, Oji Suzuki compone le sue storie: racconti notturni che potrebbero essere ricordi, poesie, sogni o visioni. Un bambino fantastica sulla propria vita accanto a un immaginario fratello maggiore; un altro fugge di casa seguendo il suono di un'armonica; una donna risponde all'emarginazione illuminando le strade del suo villaggio... Alla base di ogni racconto si può scorgere la realtà cruda del Giappone rurale, ma Suzuki distilla poesia da ogni gesto e da ogni oggetto. Così gli occhi del lettore si popolano di apparizioni e finiscono per perdersi, come quelli dei personaggi, nel cielo stellato.