È sempre primavera, da circa 15 anni. Da quando è cominciata l'ultima guerra. Non una nuvola, non una goccia di pioggia. Un bel sole caldo e benigno scalda la terra e ne moltiplica i frutti, indifferente alla sofferenza dei pochi sopravvissuti, gruppi di disperati che hanno perso tutto, vivono in trincea e combattono gli uni contro gli altri senza ormai più sapere perché. Erre è una combattente. Vittima di un ricatto, un giorno tradisce i suoi, passa dall'altra parte col miraggio di rivedere la sorellina, e la guerra, cruda e cattiva, occupa il teatro della sua interiorità. Imprigionata nel suo stesso trauma, Erre dovrà compiere un lungo viaggio, allucinato e surreale, per ritrovare se stessa e le ragioni della propria umanità.