Genuino, inquieto e un po' naïf, questo Jesus moderno, che ci fa ridere, dubitare e pensare. Vive in una Nazareth appena italianizzata (o forse è il contrario?) ed è un uomo del nostro tempo, con una schiettezza disarmante e una propensione "inspiegabile" per il deserto e il wi-fi, uno strampalato amico di nome Peter con cui condivide la passione per Bob Dylan e la chitarra, una mamma un po' troppo giovanile preoccupata per i capelli incolti del figlio e per la sua assurda idea di diventare profeta (con tutti i profeti disoccupati in giro per la Galilea!), e infine una figura paterna burbera e bonaria come Joseph, tanto simile a Bobo, a cui sarà impossibile non affezionarsi. Tra il timore che la falegnameria del padre venga mangiata dall'Ikea, le astuzie di un demonio che lo tenta con la succosa rivelazione dell'identità di Elena Ferrante, le incursioni di un Salvini armato di rosario e le ricette miracolose di un fiducioso Di Maio, Jesus teme davvero di perdere di vista quale sia la sua strada. Forse l'unico modo per sbarcare il lunario è offrire la sua storia a un editore... peccato che Marco, Giovanni, Luca e Matteo abbiano già avuto la stessa idea.