Un fotografo italiano decide di dar voce ai migranti che vivono clandestinamente nel nostro Paese. Si accampa con loro, raccoglie le loro storie, fotografa la loro quotidianità, nel tentativo di scavare più a fondo nel cuore del tema "immigrazione". Chi sono queste persone? Cosa pensano di noi? Che visione hanno di uno stato di "emergenza" che dura ormai da troppo tempo? Dagli occupanti dell'ex Moi di Torino ai rifugiati delle baracche nella periferia di Ventimiglia, passando da chi tenta una fuga disperata tra le nevi della Val di Susa, fino ai braccianti del ghetto Borgo Mezzanone, in provincia di Foggia, le storie di N, di J, di L raccontate in "Paradiso Italia" ci permettono di guardare l'immigrazione con occhi diversi, i loro. Attraverso una contaminazione di linguaggi, dove il fumetto aiuta a dilatare il tempo e lo spazio della fotografia, Mirko Orlando firma un'opera di graphic journalism per raccontare una realtà che va oltre gli slogan sulla chiusura dei porti, e nella quale ci si interroga non tanto sugli sbarchi ma sulle tracce lasciate da chi al Mediterraneo, dopotutto, è sopravvissuto.