"È un libro sull'eternità, l'eternità dell'amore, l'eternità del mostro, l'eternità dell'immaginazione, l'eternità della sperimentazione. È un libro pretenzioso e antipatico, che mette a dura prova l'attenzione del lettore. Non è facile arrivare in fondo vittoriosi. Il mio scopo era stupirmi di quello che mi accadeva sotto le matite. Tutto doveva essere rigorosamente logico affinché potessi perdermi in ciò che non capivo. Perché scrivevo quelle cose? Perché inventavo quelle trame e quei personaggi così odiosi, quando io ero un affettuoso passionale?"