Giulio Grablovitz (1846-1928) è stato uno dei maggiori sismologi italiani con una fama che varcò anche i confini nazionali. Nato e vissuto fino all'età di 40 a Trieste ai tempi dell'occupazione austro-ungarica, nel 1876 si fece conoscere e apprezzare per la sua Nuova Teoria Sismica delle maree. Nel 1884, in seguito al disastroso terremoto del 28 luglio 1883, fu chiamato a progettare i due osservatori geodinamici dell'Isola d'Ischia: alla Grande Sentinella di Casamicciola e al Porto di Ischia. Con la nomina a direttore dei nascenti osservatori e il suo trasferimento definitivo nel gennaio del 1886 nell'Isola cominciò la straordinaria avventura scientifica e umana dello studioso. Personaggio dalla poliedrica personalità, fu irredentista (condannato a morte in contumacia dalle autorità austriache), sismologo, meteorologo, astronomo, studioso del mare e del termalismo, progettista di numerosi innovativi strumenti. Al di fuori della scienza fu anche enigmista e ispiratore di romanzi di fantascienza. Una vita intensa densissima di esperienze attraverso la quale si dipana la narrazione, costruita a partire da un ricchissimo apparato documentario, che ne restituisce la memoria perduta.