28 marzo 1997. Venerdì santo. Una motovedetta albanese omologata per 10 uomini di equipaggio parte da Valona. Il suo nome è "Kater I Rades", ed è stracarica. A bordo ci sono 120 profughi: uomini, donne e bambini in fuga dall'Albania in piena rivolta. Raggiunta da due navi militari italiane, la Kater I Rades viene speronata nel Canale di Otranto dalla corvetta Sibilla, mentre esegue manovre "dissuasive" per convincere lo scafista albanese a tornare indietro. La motovedetta affonda: muoiono 81 persone e 34 sono i superstiti per uno dei peggiori naufragi avvenuti nel Mar Mediterraneo.