Nina aveva solo due anni quando sua madre fuggì dal Canada alla volta della Jugoslavia, portando con sé lei e sua sorella. La donna non scappava dalla miseria, ma da Peter, suo marito: un nazionalista serbo coinvolto in una sanguinaria rete terroristica internazionale. In Fatherland Nina Bunjevac offre un vivido ritratto di quest'uomo segnato nel profondo dalla violenza sin dalla più tenera età e ritrovatosi dissidente sotto il regime comunista di Tito. Grazie al suo bianco e nero duro e toccante, Fatherland riesce dove hanno fallito tanti libri di storia: raccontare una terra dilaniata dal mito del sangue e della razza attraverso le vicende personali di un uomo fatalmente sedotto dalla follia.