Visione allucinata e sensuale del mondo antico, Peplum è una storia di lotta, tradimento e amore senza speranza, sullo sfondo di una civiltà in declino. Agli estremi confini settentrionali dell'Impero Romano, alcuni esuli si impadroniscono di un corpo femminile imprigionato nel ghiaccio; tra questi un ragazzo senza nome che si innamora perdutamente della donna ibernata. Dopo un anno di marcia nella neve, il giovane uccide l'ultimo superstite del gruppo, il patrizio Publio Cimbro, ne assume l'identità e comincia una selvaggia fuga verso sud, in attesa che il ghiaccio si sciolga. Tra pirati, naufragi, pestilenze, torture e seduzioni, il pennello di Blutch scandisce il racconto come una danza, nell'inestricabile intreccio di abiezione e bellezza, fino allo spietato, malinconico finale.