L'11 ottobre 2008, tra le sedici corde della Mercedes-Benz Arena di Berlino, un gigante ucraino mette al tappeto "L'incubo nigeriano" Samuel Peter. Ad aggiudicarsi il titolo di campione mondiale dei pesi massimi è Vitalij Klitschko, insieme al fratello Volodymyr uno dei pugili più forti del ventunesimo secolo. Mentre indossa la cintura del World Boxing Council, Klitschko non immagina che sei anni più tardi sarà eletto sindaco di Kiev e che il 24 febbraio 2022 l'esercito della Federazione Russa invaderà l'Ucraina. In gioco ci sarà molto più che un titolo, così come nei match raccontati in questo libro dedicato all'epica della boxe: uno sport in cui si rispecchiano rabbia e tensioni sociali, frustrazione e desiderio di riscatto. Perché in molte sfide il perimetro del ring si allarga fino a contenere il mondo. Attraverso le parole dritte e precise di Boris Battaglia e le tavole evocative di Paolo Castaldi, viviamo il fascino di venti incontri passati alla storia: Muhammad Ali contro George Foreman, Jake LaMotta contro "Sugar" Ray Robinson, Mike Tyson contro Lennox Lewis, che segnò il tramonto definitivo di una leggenda dopo la squalifica per aver staccato a morsi l'orecchio all'avversario. Protagonista è uno sport di combattimento dalle origini antiche, che si gioca in uno spazio quadrato, nonostante il ring richiami una dimensione circolare: quella, magica e ancestrale, in cui si narra che un tempo si disputassero i duelli all'ultimo sangue.