Per Antonio, 25 anni, quell'edificio fortificato nella prima periferia della sua città è sempre stato, semplicemente, "il manicomio". Anche se sa bene che in realtà si chiama OPG, ospedale psichiatrico giudiziario. Quando, per il suo servizio civile, viene assegnato alle attività di risocializzazione per alcuni internati dell'OPG, si ritrova faccia a faccia con una realtà che prima non osava neanche immaginare. La scoperta di quello che avviene dentro quelle mura le vite delle persone (gli internati, ma non solo) che dentro quell'edificio passano la maggior parte delle loro ore. E la scoperta di tutte le tensioni ei conflitti che gli si muovono intorno, lo porterà a trasformare la sua paura iniziale in una consapevolezza necessaria, ma non sempre piacevole