È il 1992. L'arresto dell'Ingegner Mario Chiesa, il "mariuolo isolato" secondo la definizione del segretario del Partito Socialista Bettino Craxi, dà il via alla maxi-inchiesta denominata Mani Pulite. Il pool della Procura di Milano, formato dai magistrati Di Pietro, Davigo, Colombo, Greco e guidato da Francesco Saverio Borrelli, prova a far luce sul sistema di corruzione, appalti truccati e finanziamenti illeciti con cui i principali partiti politici italiani e i grandi gruppi industriali hanno consolidato il loro potere. Dai processi Sme, Imi-Sir e Lodo Mondadori all'ascesa politica di Forza Italia, dalla legge "salva-ladri" del Ministro Biondi alle feroci proteste della gente in piazza, l'inchiesta di Mani Pulite ha coinvolto oltre mezza classe dirigente italiana, rappresentando una svolta epocale, mai del tutto conclusa.