A cinquant'anni dal leggendario Sgt. Pepper, questa biografia, la prima in Italia, ricostruisce la vita di Neil Aspinall, l'uomo dietro le quinte dei Beatles. È giovanissimo quando incontra McCartney e Harrison: dalle sigarette fumate di nascosto dagli insegnanti ai primi tour per l'Inghilterra il passo è breve. È lui a guidare il mitico camioncino che nei tour si riempie di graffiti e dediche. In seguito, grazie a un sorprendente intuito negli affari, arriva ai vertici della Apple Corps, fondata dal quartetto di Liverpool. Schivo e riservato, evita microfoni e giornalisti, ma è sempre in prima linea con i Fab Four, difendendoli dai fan - e, all'occorrenza, da loro stessi. Se sono arrivati a «essere più popolari di Gesù Cristo», parte del merito è suo. Un culto di cui Aspinall rimane la fedelissima vestale, anche dopo lo scioglimento, tanto da trascinare in tribunale la Apple di Steve Jobs. Talvolta la storia di una band non si esaurisce in ciò che illuminano i riflettori o nel chiasso dei fan prima dei concerti. È il caso di quel gruppo di Liverpool che in Neil Aspinall trovò un prezioso collaboratore, un amico, l'orma di un destino.