Il look aggressivo e decisamente rock degli esordi. Il body di pizzo e la rapida - e profonda - svolta sexy, dall'abito bianco di "Like a virgin" fino al reggiseno a cono firmato da JeanPaul Gaultier. Lo stile Monroe ripensato in chiave audace, consapevole, ammiccante. L'immagine orientale, sofisticata, di "Frozen". E ancora le citazioni punk, grunge, country, dance, nelle canzoni come nei look e nelle suggestioni dei video. Madonna ha attraversato i decenni, rimanendo la regina incontrastata di classifiche e passerelle mediatiche, grazie al suo trasformismo, o meglio alla sua capacità di anticipare e dettare mode. Non è solo questione di musica, né esclusivamente di immagine: a consacrarla è l'indiscutibile talento di sapersi fare testimone e vessillo del suo tempo, portando la sua personale energia. Era il 16 agosto del 1958 quando, a Bay City, in Michigan, nasceva Madonna Louise Veronica Ciccone, e appena ventisei anni dopo quella ragazza, figlia di un italo-americano e di una francocanadese, dominava le classifiche con "Like a virgin" destinata a non lasciare mai più quel podio. In occasione del sessantesimo compleanno della regina del pop, il libro propone per la prima volta una vera e propria indagine sulle ragioni del suo successo, tra musica e stile, alla ricerca del segreto della sua eterna giovinezza. Perché in tante nel tempo hanno cercato di toglierle la corona - Beyoncé, Kylie Minogue, Rihanna, Shakira, Lady Gaga, Katy Perry - ma Madonna rimane il modello con cui confrontarsi. Il mito e l'icona.