La più grande passione di Elia Sabaz è suonare il sax, coltivando il sogno di diventare, un giorno, una grande stella del jazz. Quarantenne, scapolo, eterno donnaiolo con la sindrome di Peter Pan, ripone costantemente la sua fiducia nel destino, ingenuamente convinto che ogni nuova opportunità possa aprirgli le porte della gloria. Perseguitato dalla sfortuna e timoroso del cambiamento, si reinventa ogni giorno, col solo risultato di ottenere continui fallimenti. Sarà l'incontro fortuito con la giovane Giuditta ad insegnargli una lezione importante: certe volte, annullarsi completamente nei propri sogni è il modo migliore per perdere se stessi. Nella vita, così come nel jazz, l'importante è saper lasciarsi andare e improvvisare. La scoperta del vero amore gli svelerà, così, che la gloria non è ciò che realmente ci porta alla felicità.