La profusione di bagliori, echi, ritmi, istanti, soste ed accelerazioni, evidente soprattutto in quelle pagine sottoposte dall'autore ad una specie di rastremazione che scaturisce dall'urgenza emotivo-passionale che lo lega alla genialità del musicista tedesco, rende la lettura di questo saggio un'avventura della mente e dello spirito. Agevolato da quella sorta di consentaneità che lega l'autore al soggetto/oggetto del suo saggio, il libro coglie quelli che sono gli aspetti-cardine della genialità beethoveniana, del suo irrompere nell'universo della musica e trasformarlo per sempre, senza che sia stato più possibile ad alcuno, nei secoli successivi, ignorarne seriamente la portata innovativa.