«Claudio Sanfilippo scrive canzoni da quaranta, forse addirittura da cinquant'anni. È un armadio di canzoni. Un armadio di quelli con due belle ante grandi a battente e dentro lo spazio comodo dove appendere le musiche buone e calde per l'inverno, tra i loden e i paletot; ci sono anche un bel po' di ripiani per impilare maglie e maglioni, versi e strofe» scrive Gino Cervi nell'introdurre questo libro di ricordi e itinerario del cuore di un musicista che è stato autore di canzoni per grandi interpreti come Mina, Eugenio Finardi e Pierangelo Bertoli. Per l'autore è «una geografia sentimentale che si trasforma in testo, melodia, armonia, canto, un po' come fanno i bambini quando giocano...»