Storicamente il jazz ha sempre abbracciato culture diverse, permettendo alle popolazioni di raccontarsi attraverso la musica. Il jazz propone un linguaggio musicale "colorato", che permette al musicista di entrare nel proprio mondo creativo e spesso di costruirselo a propria immagine, grazie all'improvvisazione (idiomatica e non idiomatica). Ne completano la cornice molte altre caratteristiche che ne permettono una lettura musicale multisensoriale ed è ossigeno per chi ha un Disturbo Specifico dell'Apprendimento (DSA). La dislessia rientra tra i DSA ed è un disturbo neurologico che è caratterizzato da difficoltà di lettura e comprensione. Nei soggetti con dislessia la necessità di un approccio multisensoriale e creativo nell'apprendere, sviluppa e stimola un forte senso artistico. Il senso dell'udito, insieme ad altri escamotage visivi, viene sfruttato al massimo per raggiungere gli impedimenti legati al disturbo specifico dell'apprendimento, il jazz è il genere più adatto a stimolare una crescita musicale solida e profonda dello studente con dislessia, permettendogli così l'uso totale della propria creatività verso più direzioni.