Quando si parla di Nick Drake, tutto sembra avvolto dal mistero. Della sua vita si hanno pochi dati certi e il suo boom di popolarità, avvenuto molti anni dopo la sua morte, pare più l'intervento di un deus ex machina che il risultato di una campagna di marketing. Eppure Nick Drake non è un autore astratto dal tempo; anzi, non lo è mai stato. In questo libro si unisce la musicologia alla storia e alla ricerca sociale, approfondendo non solo la vita e la musica di Nick Drake, ma anche il suo lascito culturale e il suo successo commerciale. Vengono indagati elementi tipici degli anni Sessanta e Settanta, quali la scena musicale londinese, la sessualità e la controcultura, ma anche la decolonizzazione, la vita nelle scuole inglesi durante gli anni Cinquanta, fino alla ricezione sociale della depressione nell'Inghilterra di Nick Drake; il tutto per scoprire come la sua vita, la società in cui viveva e la musica del cantautore interagissero tra di loro. Nella seconda parte del libro, invece, si studiano gli strumenti di diffusione musicale che hanno permesso al "fenomeno Drake" di farsi largo, a trent'anni dalla morte, nel music business del terzo millennio. In questa parte del libro ci si sofferma sull'evoluzione degli strumenti di produzione, i nuovi media come veicolo musicale e il difficile rapporto con il pubblico, con le frange più estremiste in cerca di musica "sincera" e una platea legata alle nuove generazioni, in cerca di artisti in grado di dar voce alle proprie emozioni.