La filosofia che guida l'autore in questa indagine è la stessa che anima il Centro Etnologico Canavesano, vale a dire raccogliere, documentare, restituire e analizzare le testimonianze della gente. Non la semplice nostalgia del passato, ma la conoscenza e la consapevolezza dello stesso per entrare nel cuore della cultura popolare canavesana e renderne partecipi anche le nuove generazioni che desiderino far rivivere quella cultura orale, testimonianza di una civiltà ricca di valori. Spartiti, interviste, descrizione di strumenti musicali, "voci" inconfondibili di quanti, attraverso il ricordo di chi li ha conosciuti, ritornano a vivere in tutta la loro genuinità. Recuperare il passato attraverso questa paziente ricerca non significa vivere di ricordi e di sentimentalismi, bensì rendere più consistente il presente per affrontare il futuro, consapevoli delle proprie radici culturali. Tutto questo è confluito in "Sonador da Coscrit e da Quintët".