La musica che ascoltiamo e suoniamo da giovani (e non solo) può renderci migliori? Cantare in un coro può aiutare un ragazzo o una ragazza a trovare il proprio posto nel mondo? Esiste una via musicale alla piena cittadinanza? Può esservi, di contro, una musica deleteria, che danneggia la crescita morale del singolo e dell'intera comunità? E infine, la musica può aiutarci a capire l'universo? A tutte queste domande gli antichi Greci rispondono di sì. Il loro pensiero filosofico e politico rivolge all'educazione musicale un'attenzione costante, che a noi, se non ci fermiamo a comprenderne le ragioni, può sembrare talvolta esasperata o addirittura maniacale. Le melodie, gli strumenti, le scale e i ritmi utilizzati dai poeti-compositori corrispondono a diversi assetti sociali e politici, persino a diverse visioni del mondo. Questo libretto propone un breve viaggio nella pedagogia musicale ellenica, non senza qualche apertura sul nostro presente e su quanto conserviamo di quelle idee.