120 colloqui in 384 pagine con grandi personaggi. Intervista dopo intervista, si è immersi nell'ascolto tout court, ossia quell'arte necessaria alla corretta dialettica in ambito privato e sociale, essenziale per il buon funzionamento democratico, in azienda, in famiglia, in amore, in amicizia, in politica, in comunicazione, ma sempre più dimenticata dalla società contemporanea e oggi riportata alla ribalta grazie alle testimonianze raccolte da Filippo Poletti, giornalista e trend setter del mondo del lavoro. Protagoniste - ordinate in sette macrocategorie di "arti e mestieri", "diritto ed economia", "scienze", "scrittura", "società", "spettacolo" e "sport" - sono personalità provenienti da ogni ambito professionale come, per esempio, Al Bano, Francesco Alberoni, Piero Angela, Piero Antinori, Giorgio Armani, Enzo Biagi, Norberto Bobbio, Walter Bonatti, Mike Bongiorno, Renato Dulbecco, Dario Fo, Vittorio Gregotti, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Enzo Jannacci, Krizia, Rita Levi-Montalcini, Alda Merini, Franco Modigliani, Indro Montanelli, Piergiorgio Odifreddi, Ottavia Piccolo, Nicola Piovani, Carlo Rambaldi, Gianfranco Ravasi, Antonio Ricci, i fratelli Taviani, Antonio Tabucchi, Beatrice Venezi, Carlo Verdone, Luigi Veronelli, Umberto Veronesi, Bruno Vespa, Paolo Villaggio, Stefano Zecchi e Antonino Zichichi. Ad accompagnare la lettura è la playlist L'arte dell'ascolto: musica al lavoro, pubblicata su Spotify: 34 ore di ascolto dei brani citati nelle 120 interviste, dalla tragedia greca di Euripide a Monteverdi, Bach, Mozart, Beethoven, Rossini, Chopin, Verdi, Puccini, Rota, Pink Floyd, Vasco, Capossela o Swift. Scopo del volume è quello di far innamorare alla musica, stimolando ciascuno a diventare ascoltatore attivo e seguace del music-life balance, ossia del bilanciamento tra musica e vita, capace di farci stare bene con noi stessi e con il resto del mondo.