Una cantante jazz dalla molteplice espressività artistica che, dagli anni Cinquanta agli inizi del XXI secolo, ha cambiato più volte vita e nome, da Anna Marie Wooldridge ad Aminata Moseka, passando per Abbey Lincoln. Seducente supper club singer, poi voce del jazz d'avanguardia e, al fianco del batterista Max Roach, in prima linea nella lotta degli afroamericani contro la segregazione e per il riconoscimento dei diritti civili: Abbey Lincoln ha manifestato la sua personalità creativa attraverso la composizione e la scrittura che sono diventate per lei strumenti di resistenza culturale, capaci di favorire un cambiamento sociale. Dagli anni Settanta ha costruito il suo personale songbook superando i limiti dei tradizionali standard per esprimere in forme originali il proprio pensiero rispetto alla complessità della vita. Afroamericana, geniale, anticonvenzionale, vicina a suo modo alla lotta per la liberazione della donna, Abbey Lincoln viene raccontata in questo libro da più angolazioni in un ritratto, allo stesso tempo, biografico, musicale, poetico, antropologico e filosofico. La sua vicenda, ricca e appassionante ma per molti aspetti sconosciuta e inedita, attraversa mezzo secolo di jazz e di storia americana.