Concepite come pratiche di gruppo, trasmesse oralmente durante innumerevoli incontri prima di essere fermate sulla carta, tramandate di bocca in bocca, di corpo in corpo, come una notizia che è fonte di gioia, le Meditazioni Sonore costituiscono il più corposo lascito scritto di Oliveros, e comprendono esercizi di improvvisazione collettiva, dialoghi ambientali, esperimenti di telepatia ed esperienze immersive in cui tutte le forme di energia concorrono a dissolvere in musica il confine tra interno ed esterno, tra il presente dei suoni uditi, il passato di quelli ricordati, e il futuro di quelli immaginati.