Il lavoro di critico musicale, dall'avvento del web, è profondamente cambiato. Se un tempo, infatti, le recensioni avevano anche il compito di consigliare l'acquisto di un disco, attraverso analisi dettagliate, con l'arrivo prima del file sharing e dello streaming, tutto questo è divenuto inutile. La musica è diventata praticamente gratuita, fruibile da chiunque in qualsiasi momento, perché mai dovrebbero essere le parole di un addetto ai lavori a determinarne il successo? "49.999 parole" spiega come oggi abbia senso, a insindacabile parere dell'autore, parlare di musica. Mini-saggi che si soffermano sullo stile, sulle trame, sul linguaggio, e anche sulla costruzione del personaggio che dell'autore porta nome e cognome. "49.999 parole" ha un libro gemello, "Musicleaks", che invece che raccontarci il come ci spiega il cosa debba essere oggi raccontato quando si parla di musica.