Umberto Bindi fu crocifisso a Sanremo e, a quella croce, è rimasto appeso per anni, fino alla morte. Oggi Sanremo ospita decine di artisti che con l'estetica gay giocano, talvolta in modo parodistico e, senza neppure rendersene conto, sbeffeggiano e umiliano quanti hanno lottato perché le loro paillettes fossero bene accette sul palcoscenico più reazionario e retrivo d'Italia. In questo libro troviamo innumerevoli canzoni che a vario titolo - anche attraverso l'ironia - sono legate al tema dell'omosessualità, interpretate da artisti che nei loro diversi approcci ne hanno raccontato il mondo. Ivan Cattaneo, Gian Pieretti, Alfredo Cohen, Gianna Nannini, nonché gli imperscrutabili Renato Zero e Lucio Dalla, i dissacranti Skiantos ed Elio e Le Storie Tese: un pugno di nomi tra i molti citati, alcuni dei quali assurti a icone gay come Raffaella Carrà. Questo libro vuol essere un doveroso omaggio a Umberto Bindi. Prefazione di Paolo Rumi.