All'Accademia Filarmonica di Bologna, nell'autunno del 2018, questo testo latino del primo Trecento, attribuito a Jacopone da Todi, è diventato uno strumento di indagine per tutta la storia della musica. Un convengo di studi specifico l'ha adoperato per attraversare i secoli, dalle esperienze polifoniche dei maestri fiamminghi ai nostri giorni, dall'Italia ai paesi tedeschi e slavi addirittura. Infatti l'ha messo in musica un alto numero di compositori di ogni stile, maggiori e minori, da Palestrina a Verdi. Il pretesto è stato il 150° dalla morte di Rossini, che l'aveva presentato al pubblico nel 1842, prima e Parigi e poi a Bologna. Quattordici saggi documentano il grande fenomeno, la cui pubblicazione d'atti costituisce il n. 13 della collana Libreria Filarmonica nata nel 2008 a proposito di un convegno del 2006.