È notorio che, fin dall'antichità, poesia e musica abbiano percorso sentieri paralleli spesso intrecciandosi sovrapponendosi integrandosi. Tuttavia, dal punto di vista degli artefici della parola, non soltanto i poeti hanno subito il fascino e l'incanto della musica ma anche i prosatori: filosofi, romanzieri, drammaturghi, saggisti. Di questi, alcuni anche poeti: Stendhal, Shaw, Mann, Proust, Buzzati non scrissero versi (se non forse segretamente o in rarissime occasioni), ma non poterono esimersi da una profonda connivenza e da un'appassionata complicità con la musica. Il volume raccoglie una serie di scritti riguardanti la relazione tra scrittori e musica dal primo Ottocento al secondo Novecento. Non esiste una tematica o una linea concettuale predeterminata ma è dato accorgersi che possano affiorare problematiche e coincidenze che, quale che sia la loro natura o specificità, affondano le radici nella cultura del Romanticismo, specie di elaborazione tedesca.