Nella vita di Giacomo Puccini la cucina mantenne sempre un grande spazio, forse anche a causa della fame sofferta all'epoca del Conservatorio, quando con l'amico Mascagni si preparava abbondanti minestroni milanesi, per affrontare il freddo e la povertà. In particolare fu sempre legato ai piatti della Toscana e di Lucca e, da appassionato cacciatore e pescatore, predilesse i piatti di selvaggina; e le sue prede finivano anche nel convento dove viveva sua sorella, e dove egli andava spesso a gustare i fagioli al fiasco, un piatto a lui molto caro...