La vita - folgorante, estrema, drammatica - di James Douglas Morrison (1943-1971), il poeta del rock che attraversò come un razzo l'orizzonte musicale e che finì in frammenti brucianti quando la realtà gli sfuggì di mano. Una storia di genialità e trasgressione, di ribellismi e follia, nata e consumata nell'America di fine anni Sessanta, quando il giovane Morrison - poeta, cantante, filosofo e libertino - irruppe sulla scena musicale nel ruolo di moderno Dioniso. Accompagnato dalla band The Doors (Ray Manzarek, Robby Krieger, John Densmore), e ricorrendo a quantità di alcol e stupefacenti, Jim Morrison si impose alla ribalta del rock quale smagliante, oltraggioso, sensuale discepolo dell'Oscurità e cantore della Sessualità, della Rivolta e dell'Inconscio. Il leggendario mito di "Re Lucertola", culminato nella scomparsa del ventisettenne Morrison a Parigi (3 luglio 1971), ricostruito nelle pagine della celeberrima biografia pubblicata nel 1980 dal giornalista Jerry Hopkins (1935-2018), e dall'ex manager doorsiano Danny Sugerman (1954-2005).